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      Essendo noi a Nozera, si have aviso inimici esser partiti di Petrachatelo e tirati a la volta di Ferazan, e nui subito se levassemo questa matina con la majestà dil re et zercha homeni d'arme 400 de li soi assà ben in ordine, et zonzessemo qui apresso Bichari. Da matina se leveremo. Tegno seremo poco meno di homeni d'arme 1000, oltra li alemani et altri provisionadi et fanti, e tireremo a la volta di San Bortholamio e poi Benivento, per assegurar quelli luogi di Terra di Lavor. Le zente de' collonesi et il resto di la majestà regia, quale sono alozate a Troja e altri luogi qui zerconvicini, aspectase avanti nocte qui in campo. Mando a la Signoria la copia de una lettera scritta ozi per il provedador di stratioti, conte di Marliano et signor Fabricio Colona a questo re, e intenderete li andamenti de li inimici. Di Napoli, de 17, intendo l'armada, de tutta, non se faria 8 bone galie. Si voria far preste provision, aciò l'armada non se venisse in niente, e armar immediate il zeneral e mandarlo a Napoli con quelle altre galie sono in Levante ben in hordine, e trarne altra tante di mal in hordine da Napoli. Trazer al presente tutta l'armata, non seria in proposito, et meno al presente che mai facesse, maxime acostandosi l'exercito inimico a quelle bande. Aspetiamo el signor di Pexaro intendemo esser a Capua, e, zonto serà le zente de Gandia, zudego necessario sia far fatto d'arme; ma non se aspetterà el ducha de Urbino. Nostri è volenterosi apizarsi e non men neccessitorii per la superietà (sic). Date in campo apresso Bichari, a dì 20 mazo 1496.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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