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      Che stratioti erano a Pontremolo et fin do zorni li aspectavano in Pixa.
     
      Item, che fiorentini haveano su l'Arno fato uno ponte con do bastoni per obviar a stratioti se i volesseno passar, né altra provision intendevano havesseno facto.
     
      Da Bologna, se intese che il magnifico Joanne Bentivoi non cavalchava: primo, per non haver danari da Milano ancora habuti justa la promissione fatali, et che, per quanto aspecta a la portion di la Signoria nostra era in hordine, et zà havia hauto li danari. Etiam, non cavalchava perché si procurava di adatar le cosse di Toschana, maxime perché da molte parte se intendeva il re di Franza non vegniria in Italia questo anno, in cui fiorentini havevano gran speranza.
     
      Item, che l'armada di Provenza era mal in hordine, et che quelle nave haveano bisogno di conza. Insuper, che il re era partito di Lion e andato a la volta di Tors dove se ritrovava la raina, la qual era proxima al parto, et che il cardinal di San Piero in vincula andava a Paris per solicitar de danari.
     
      Non voglio restar da scriver come a Milano el ducha, venuto la nova che stratioti si aprosimava a Pixa, a caso si ritrovava esser con lui l'orator di Fiorenza domino Francesco Gualteroti, et esso ducha li disse suridendo: "Vi so dir una bona nuova. La Signoria ha mandato 500 stratioti a mieder le vostre biave fino a Fiorenza: Quo audito, rimase molto atonito, dicendo: E come venitiani defenderano Pisa? Et il ducha li rispose: "Non vi so dir altro."
     
      In questi zorni, per lettere di campo in reame di Polo Capelo cavalier orator nostro, se intese inimici erano a campo a Fenochio e haveali dato la bataja et haveano nula fato, et il marchexe di Mantoa capitano zeneral nostro li andò propinquo con i cavali lizieri n.° 1700, et stratioti corseno fino sora i stechadi, e tamen nemici non ussiteno fuora.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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