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      Li dissi vollesse montar a cavallo, perché mi persuadeva inimici volesseno partir. Subito in zipon montò a cavalo facendosse portar le arme a la liziera drio, e andò a lo alozamento de li stratioti. Con alcuni pochi si partite e molti altri lo seguite, et zonto lì, li soi stratioti e balestrieri molto [236] vigorosamente investireno in uno squadron de homeni d'arme di numero 120 in suso con altri cavali 100 lizieri, adeo che rebutandose una parte e l'altra, poi a hore 20 li stratioti se afrontono per modo che hanno rotto e frachassato essi inimici, e fra presi e morti da 50 homeni d'arme, il forzo de li altri feriti. El qual squadron erano le zente di Paulo Vitelli e lui in persona. Erano etiam alcuni dil signor Paulo Orsino, e tutti do con la fuga se salvorono in l'Atella. Et erano ussiti per far la scorta a li sacomani che erano più di 600. Questi stratioti ozi ha superato ogni sua gajardia, per opera però dil marchexe. Hanno preso etiam bona parte de' animali di le lhoro artelarie. El proveditor di stratioti, zà quatro zorni si atrova un poco indisposto di la persona; ha pur voluto cavalchar, ma suo fratello Paulo, insieme con domino Francesco Morexini si sono portati molto vigorosamente. Io era in loco comodo da veder. Ho auto gran contento a veder questi stratioti, né altre zente cha ballestrieri si sono impazate. Si non era la persona dil marchexe non si haveva ozi questa vitoria. Da matina el signor don Consalvo, con le sue zente e alcune artegliarie, vanno a campo a Ripa Chandida, perché, volendo nui acostarsi a l'Atella, impederiano.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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