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      Le qual vituarie habino de venire da le terre devote a loro, et quando da quelle terre non le potessero havere, la majestà del signor re promette fargele dare in modo che, o da le terre devote a loro, o da le terre del signor re habiano de haver victuarie bastante. Et lo simile se dice de la biada, et strame, et altre cosse necessarie a loro bestie bastante.
     
      Item, è convenuto, aciò che al facto de le vituarie non se possa cometere fraude, né se ne possa fare mentione, che dui homeni del signor re habiano ad star a la terra et veder et intender tutte le victuarie che dì per dì ce intrano, et la quantità ce bisognerà, acioché, quando se cometesse fraude ne possa advisar dicta majestà, et possa proveder che non ne possano fare mentione, et possano dicti signori mandare per victuarie li sacomani loro et non gente utile de guera a le terre loro, et li alemani et sguizari et altri fanti de pede ultramontani possano mandare loro some per victuarie, et se habiano ad intender per li homeni del signor re che non se mande per altro effecto, né per altra fraude che per vituarie, le quale se habiano da vedere et intendere per li doi homeni del signor re posti a la terra.
     
      Item, aciò che le victuarie possano venire secure [255] a l'una parte et a l'altra, è convenuto che, per li soldati et terre che se teneno a la devotione del re de Franza et de la majestà de re Ferando, non se habia a dar impedimento né fare offesa a dicte victuarie, né impedir la grassa del campo et de le gente de l'Atella.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





Franza Ferando Atella