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      Et che, [266] per questa causa, in campo si faceva grandissima festa, et per la voxe che era che la Signoria nostra era disposta di mandar zente a Ferara, siché in campo tutti cridavano Ferara, Ferara, la qual voxe fo causa per i 600 alemani acordati col re di volontà perhò di Monpensier. Tamen, venitiani non si pensavano di andar a Ferara, perché volevano viver quietamente et mantegnir il lhoro stato, imo tutta Italia ajutavano e con danari e con gente, come in una digression di sotto più difusamente notterò. Ancora si vene a inchinarsi al re molti baroni, tra i qual el conte di Venosa et altri, i qualli il re li receveteno come cari, perdonandoli ogni offesa.
     
      Item, se intese Bernardo Contarini hera quasi del tutto resanato, e atendeva a regovrar la natura che era molto debile, et suo fratello Pollo in loco suo exercitava l'oficio sora li stratioti.
     
      Item, che Francesco Grasso et domino Francesco Morexini si sentivano mal, et cussì molti dil campo, per li gran senestri portati, et varietà de affanni, etc.
     
      In Calabria se ritrovava esser el capitano zeneral nostro da mar con l'armada, et havia preso 2 fuste de' nimici, et messo in terra, et brusato alcune ville e fatto danno assai.
     
      Da Zenoa, se intese la nave di botte 2000 et 2 galie, o per dir meglio galioni, erano partide di Niza di Provenza con vituarie e zente, e tiravano a la volta di Gaeta.
     
      Da Pixa, in questo zorno di 10 avosto, vene lettere come 40 stratioti, andando a piacer, se andò a imboscar. E la fortuna volse che uno fiol fo dil conte Antonio da Marzano, fratello dil conte Ranuzo ch'è primo condutier habino fiorentini, chiamato conte Lodovico, di anni zercha 21, con 40 homeni d'arme andava di uno loco all'altro, et stratioti ussiteno fuora, et questi si messeno in fuga, et stratioti li seguitò fino a le stecade, e uno stratioto con la lanza butò da cavalo questo conte Lodovico preditto e feritelo, e uno altro stratioto lo tolse di terra e tirosello sul suo cavallo et quello menoe prexon a Pisa acciò più non fuzisse, come el prefato altre volte fece quando che per avanti fu preso e lassato in custodia a Lucio Malvezo, el qual lo fece fuzir.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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