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      Item, che il re havia mandato el signor Fabricio Collona a l'impresa di Gaeta, et che abuta la rocha di Salerno, overo acordato il principe e quel di Bisignano, in persona volleva andar con il resto di le zente a ditta impresa. Et che havia ditto al signor marchexe di Mantoa: fin pochi zorni vi daremo licentia. El qual perhò diceva che, o voja o non, el voleva ritornar a caxa, questo perché il papa li dava bone parole senza conclusion di far il fratello suo cardinal. Per la qual cossa, la Signoria nostra a soa santità molte lettere havia scrito, et l'orator nostro in corte etiam vi solicitava. Era a Roma orator di ditto marchexe domino Zuan Carlo Scalon. Fo provisto et facto capo di stratioti in reame Paulo Contarini fratello fo di Bernardo defunto, et pocho vi stete che stratioti andono verso Puja, et passono a lhoro terre, di volontà tamen di la Signoria nostra, [275] ne volseno romagnir a stipendio dil re, dicendo vollevano andar dove potesseno vadagnare, scorsizar et non star in ocio.
     
      [1496 08 21]A dì 21, vene lettere pur di campo e di Napoli, come a dì 16, Monpensier, con li altri, erano intrati in Castelamar, e che li navilii sariano presti per levarli. Tamen, el re usava in questo stratagema, et che, per l'aere cativo dove erano stati in la valle di Scaffa, molti francesi e sguizari erano amallati, et ancora morti assà homeni di conto, fra i qual monsignor el baylo de Vitrì che havia gran fama; et che, se ivi in ditta valle restavano altri 10 zorni, tutti se amalavano et morivano.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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