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      Li à bastà l'animo a ditto Nicolò Bonfio, lui sollo, de farse dar tributo a cinque nave che se trovava ai Zerbi con formenti, fra le qual ne era una nave biscaina di botte 500, et uno navilio de schiavoni nolizato a Saragosa per Lorenzo de la Torre, e 3 barzote de Saragosa. Tutte le ha sfondrate, et fecesse dar ducati 800 de tributo; che non era sì brusca nave che non l'havesse sfondrata, perché haveva una bombarda a prova che trazeva lire 33 de piera, et altre artelarie. Se costui scapolava che non fusse apichato, tristi chi se scontrava in lui. Costui fu quello che ha prexo la nave carga di ojo che mandava Zuam Querini de ser Piero, che è a Tunis per Veniexia. Io te ho dato noticia del tutto. A dì 1° zonsessemo qui, e doman de note, a Dio piacendo, partiremo per Baruto. In Modon a dì 2 septembrio 1496.
     
      In questo mezo, tarentini per niun modo volendo ritornar sotto la caxa di Ragona, lhoro medemi si deteno il guasto perché don Cesare stato a campo et doveva vegnir, non havesse da potervi star. Questo feceno per esser tutti quasi li citadini anzuini, et dubitavano, ritornando sotto il re, per la constantia lhoro non fusseno disfati. Et mandono secretamente a Monopoli, mia 30 de lì, da Alvise Loredan proveditor nostro, a dirli dovesse scriver a la Signoria e saper se li volevano tuor in lhoro governo, perché molti si volevano dar a San Marco, et nullo pacto volevano esser subditi più al re Ferando, dal qual una volta erano ussiti. Et perhò dimandavano risposta presta. Le qual lettere veneno, et fono lecte nel consejo di X, et subito risposto.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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