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      Unde, esso capitano restō ambiguo et rescrisse a la Signoria per saper meglio la deliberation sua, perhō che la nave normanda non si sa fermo dove la sia. Le 3 ultime nave andono in Provenza. La qual nave normanda have licentia dal roy di andar a danno e roba de' venetiani. Si ha inteso per uno navilio venuto da Palermo, come ha sentido la ditta nave normanda esser stā vista a Lipari, e havia brusata una naveta di re Ferando; poi era stā veduta a Trapano, e havea brusato le velle e la nave de una nostra nave di botte 600, si conjetura, per non esser altre nave in quelle bande di tal portada, sia quella di Zaneto da Muram: tamen non fu. Da Napoli, il re ha pur di la febre, ma non tanta. Le artigliarie per qui si carichavano. Don Federico et il conte Zuam Caraffa solicitava. Dicevasi che diman doveano montar in galia. Tutti do haviano aviato parte di li fanti per qui.
     
      Item che de li francesi al cargar a Napoli forono 4500, e hora a Baja ne son 3340; el resto sono morti e se vedeno per marina in aqua et in terra, in qua e in lā da forsi 100, e vano morendo ogni zorno. Che il signor Virginio era a Napoli mal contento, che li pareva non fusse servā la promessa. Monpensier era a Napoli, ma non chome prexon, ma con bona ciera. Questi regii sono molti longi in le cosse sue, maxime a venir a questa impresa. Ozi si ha veduto forsi 100 fanti zonti a Molla. Si ha serano 2500 sguizari, 300 homeni d'arme, stratioti e cavali lizieri. Ozi si ha abuto il resto di danari da Napoli. Diman si darā soventione a queste zurme.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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