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      Et a dì 23, montò esso re in uno lauto con 20 homeni di principali pisani, e andò a sopraveder il loco de Ligorne, et il loco dove havevano a passar con lo exercito per esser loco paludoso, et conduseno far uno ponte 200 piedi longo per passar il nostro exercito e andar a campo a Ligorne. Nel qual saria da homeni 10 milia in suso. Et [364] l'armata ivi era zonta. Francesco Foscari orator rimase a Pisa, et il re inanzi e indrio.
     
     
      Sumario di una lettera di Angelo scrita a domino Hironimo Zorzi cavalier.
     
      Magnifico et clarissimo signor mio. A dì 17, da Portofino scrissi a vostra magnificencia etc. Conducessemo la majestà cesarea a Pisa, dove, a dì 22 fo fato consulto se sua majestà havesse a pigliar la impresa de Ligorne, la qual molto disuadeva el signor de la Mirandola agente per il ducha de Milano, o pur seguir quella dove si atrova il campo. Tandem, terminato per il miglior tuor la impresa de Livorno, non lassando però quella de Cassina, ma partendo la zente secundo il bisogno etc. La majestà regia deliberò montar el zorno seguente in galia per veder Ligorne, et cussì fece. Quella notte, sorzessemo tra lo scoglio de la Melhora et Livorne, poi la seguente matina, che fo eri 3 hore avanti zorno, sua majestà fece meter in terra cercha mezo miglio da Livorne alcuni soi capitanei, con una quantità de alemani che andasseno a veder et per sentir a che modo stava la terra, et da quante parte se potea bombardar. I qual tornati, referino quella esser più fazil di expugnar di quello si credeva, et che da tre parte si potea bombardar.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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