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      Tegno per firmo che non habiati terra alcuna, sia qual se vogli, che vi sia più affectionata che Pisa. Siamo stati hozi a uno loco miglia 5 da Livorne per far pali, gradizi et altre cosse necessarie al combater, dove hè venuto a trovar el magnifico mio proveditor uno frate brexano de ordine de' Jesuati, che sta in uno monasterio in cima uno monte, el qual dice che eri se atrovò in Livorne quando la majestà del re smontò in terra, et che tutti de la terra, et maxime el governator che hè uno Andrea de' Pazi, eran tanto impauriti che non sapean che farsi. Et che dentro se atrova da 200 fanti, che ogni zorno fuzeno. Artegliarie hano assai et bone, ma 3 soli bombardieri, che etiam non rigano dreto. Che quando eri el governator li comandava che trazesseno, trovavano mille scuse per non trar. Dice etiam che ce sono da 10 in 12 caxe de zenthilomeni che non vedeno l'hora che Ligorne sia preso, che Dio presto lo exaudissa! L'armata nostra navale è quasi tuta arivata qui. Se aspecta etiam da Napoli, di zorno in zorno, 8 galie, 4 nostre et 4 del re, et 6 barze bischaine. Spero di breve scriver a la magnificencia vostra de la bataglia data a Livorne, e da mar e da terra, e di la expugnation de epsa. Tenuta fin 26, hore 16, avemo aviso da Pisa che la majestà dil re ha deliberato andar con lo exercito a Ponte di Sacho et Pontadera, che tutto facilmente se obtenirà, per che 'l campo de' fiorentini è levato. In terra se preparava le artigliarie per la impresa de Livorne, qual fin 5 overo 6 zorni serà expedita.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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