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      Fu deposto in la chiesia di San Domenego apresso suo avo, dove gli ardeno 5 torzi bianchi. La dita cassa portavano tutti li ambasadori et principi soi, con infiniti torzi sopra più banche more regio. Poi seguiva el legato apostolico cardinale, con gran comitiva di baroni inmantellati con longe code, le scuole et religion tutte precedendo. Gran pianti si fece in Castel Capuano al suo levare da le regine et altre signore et baronesse; gran lamenti erano quelli dil popolo e di soi cortesani et baroni. La regia majestà, sugandossi continuo li ochii, acompagnò el corpo fino a la porta del castel e non più. Homini armati erano per tutto posti, et in compagnia di la pompa funebre et in la chiesia et per le poste di le contrade. Tutte le torze in chiesia sono state a sacco butate con cridori et poltronie. Li principi si serono in una capella, con il cardinale et ambasadori, fino passò quel furore. A mi parse esser confusione, piutosto che ordine alguno.
     
      Le artigliarie sono state iterum cargate in le nave et galie regie, et poi scaricate, et iterum ozi reducte. Et alcune galie cathelane, se levono per andar a la volta de Cajeta, hano guasto e scorsizato tutti quelli logi circumvicini, et 2 nave di Genoa carge di formenti e di carne salate, l'una e l'altra scorseno con fortuna horibile di questi giorni in quelli reduti di Baya, o più in là. Et francesi fono avisati, e venero con certe barche armate, et le preseno et condusele a salvamento in Cajeta. Li fo un novo e bon soccorso.
     
     
      [367]Chome tarentini volontarie si deteno a' venitiani.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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