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      Or esso re nescio quo motu, insalutato hospite, a dì 21 arivò a Serzana. Dove si andasse non se intendeva; ma a nostri parse gran cossa questa cussì subita levata, et el ducha de Milan, inteso questo dal conte di Cajazo e dal signor di la Mirandola che mai il re abandonono, in questi giorni si partì da Milan con la sua corte, et Marco Dandolo orator nostro con li altri oratori lo seguite per [387] venirli contra fino a Parma, dove doveano far un parlamento. Et sopra questa levata dil re, fo fato molte disputatione, et li pregadi frequentavano et si consultava la matina con li oratori di la liga, li qualli tutti unitamente intravano in collegio.
     
      [1496 11 22]A dì 22, nel consejo di pregadi, hessendo pur ancora su le cosse di Taranto, fo preso di elezer uno nostro zenthilomo, senza però altro titolo, per scurtinio, il qual habbi termene 3 zorni a partirsi et la matina seguente debbi risponder. Al qual fo dato per spexe ducati 100 al mexe, dei qual non mostri niun conto a la Signoria. Et questo fermo per mexi 6, et stagando più, havesse a raxon pur di ducati 100 al mexe. Debbi menar 4 famiglii, uno secretario et il fameglio dil secretario. Et fo electo Andrea Zanchani era cao dil consejo di X et novamente venuto pretor di Ravena, el qual, il zorno sequente, acceptoe, et cussì come in termine di 3 zorni doveva partir, cussì fo spedita tal sua andata. Tamen lui si messe in hordine di tutto, et fino 2 grippi vene a la riva sua in canal grando per mezo il trageto di Santa Maria Zobenigo.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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