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      Et questo ho voluto scriver; ma compito che 'l sarà, il modo et conditione di quello scriverò.
     
      Non voglio restar da scriver come el re don Fedrico, in questo tempo, hessendo intrato nel regno di Napoli, et quello recuperato da' francesi, atendendo a la ruina dil prefeto di Sinigaja fradello dil cardinal San Piero in Vincula, che era a Sora loco suo, et dil ducha de Oliveto, comencioe a far do operatione. La prima per ogni via vegnir su danari, cossa contraria a volersi mantegnir nel regno; l'altra a far duchati di una medema valuta come li altri ma dichiarate mancho ducati 40 per cento; siché veniva a far, con pocha quantità, assà numero. Et fece uno edito tutti dovesse corer nel suo reame, et spendersi come fosseno di valor di li nostri ducati, siché fo bon modo per questo primo etc.
     
     
     
      Copia di una lettera scrita per la università di Taranto
      a tutti i nostri provedadori di le terre dì la Signoria che sono in Puja,
      e precipue a Brandizo a Priamo Contarini proveditor,
      data a dì 9 octobre 1496.
     
      M°. signor gubernator, ad vostra signoria ce racomandemo. Siando in li dì elapsi pervenuto in nostre mano certi capitoli facti e conventione habite et inite tra casa de Aragona et lo illustrissimo signor de Monpensiero general locotenente et vice re in [411] questo regno de Sicilia de la cristianissima majestà dil re Carolo, tra li altri trovamo questa cità, una con le castele, esser reposti in libertà et in mera volontà, non constringendo quella aliquo pacto devenisse in alguna conventione. Perché, siando le cosse di la preffata cristianissima majestà devenute a li termini quali vedeti, et ofertosi avanti i nostri ochii più et più florentissimi potentati, et condutosi con maturo consiglio quali de quelli in nostra protetione invocare, dove forno discussa ciaschaduna de le parte per più comoda et expedita electione, ce parse, sì a noi come anche a lo magnifico nostro gobernatore et castelano invocare la illustrissima et serenissima Signoria del glorioso San Marco, attese le mortali laude et meriti, governo et consiglio de quella, vedendo da ogni canto le sue cosse et stato piutosto conservarsi cha in alcuna parte diminuirse; unde de lieto et jocondo animo, anche de nostra mera volontà semo unanimiter et de pari voto condoti et dedicati sotto la devotione et fidelità de la prelibata serenissima Signoria.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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