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      Adeo, tutte le galie fono in arme, o per dir meglio li fanti di la terra, li qualli trovando el scrivan di la galia lesignana, lo tajono a pezi, el qual non havea alcuna colpa. El proveditor, inteso questo, messe le prove di le galie in terra; ma il governador lo mandò a pregar che non facesse altro che li provederia, et la sera domino Joanne Adorno fece far una crida che niun non dovesse dar impazo a niun de le dicte galie. Or el proveditor, in quella sera, si levò di Saona et andò a Gue in porto. Etiam vene le galie aragonese, et domino Joanne Adorno subito spazò una barcha, pregando che 'l tornasse a Saona et mandasse le galie ragonese a Zenoa. Et perché era mia 3 lontano, solum io tornai. Et venuti a galia dicti Adorni et domino Thomasino Adorno, si dolse di l'inconvenienti seguiti, et dice domino Joanne che voleva mandar fanti a Zenoa per dubito de' inimici, perché el campo lhoro, zoè quel de Traulzi, fenzeva con domino Baptistino venir a la Valle di Ponzevera mia 10 di Zenoa. Or la sera, dicte nostre galie andò a dicto porto di a Gue, et la matina, a dì 31, ritornono a Saona, dove intese el campo nimico, partito da [505] l'Altar, era andato a uno castello dil Dolfinà, zoè di quel marchexe chiamato Miloso, e quello havia preso et brusato. Et volevano andar a uno altro nominato Sarasio, et che se tiravano verso li passi de Aste.
     
      Item, che Zuan Jacomo di Traulzi e domino Baptistino andava a uno passo verso il conte di Cajazo, che con 500 cavali lizieri et 600 fanti era in dicta vale di Ponzevera dove doveano difender.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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