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      I qualli, zonti a Monbresselo et unitosi con quelli allemani et circa 2000 fanti todeschi, andorono a Montealto, dove, expugnata per tre hore la terra, introrono nostri per forza dentro et tagliorono a pezi circha 60 di lhoro. Tutto el resto, che poteano esser circha 250 guasconi et 400 homeni di la terra, se reduseno in la rocha, la quale, per esser molto forte, et non havendo salvo che tre falconeti, non li parse perder tempo, maxime essendo mia 5 apresso Aste, nel qual luogo in quella sera essi proveditori erano certifichati per persone partite a mezo zorno de lì, atrovarsi 10 milia persone fra a piedi et a cavalo. Hor non potendo nostri far altro male a dicto loco di Montealto, lho brusono tutto, et spianato parte dei repari, et a hore do di note ritornono a Felizano. De' nostri ne fu pur ferito qualche uno, maxime di fanti todeschi che erano et vano disarmati. Li sono stà tolti quatro stendardi che erano sopra le porte et torre, et che quelli venuti di Aste afirmaveno come eri ussirono di la terra tutte [581] le zente d'arme che erano dentro, per prender la torre de Quarto che nostri l'havea pigliata e teniva, come ho scripto di sopra. Et haveano inimici quatro pezi di artellaria, et tracto doi colpi ne la Torre, inmantinente se rese, et la brusorono per non aspetar furia de' nostri. E stati una hora lì, ritornorono in Asti. Et che de quelli 500 cavali che volseno corer verso Anon, ne forono morti 6 francesi et altratanti feriti, et guasti molti cavali da' nostri che Anon custodiva.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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