Pagina (139/1013)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Primo partirono il signor re e lo principe suo fiollo de la valle de Porras, e andaron a la valle de Taranco. Pasaron grandissime montagne di neve e male vie de aque, che la mazor parte de la zente restoron indriedo. Sua majestà arivò in la ditta valle, e stando quella al balcon del palazo guardando la zente che venia, vete vegnir doy corieri volando, e disero a sua majestà che la signora princessa vegniva a dormir quella sera a 6 miglia de là dove era sua majestà. Et sua majestà se alegrò molto forte, e deliberò che lo sabato, che era a 11 del ditto, vegnisse lì la ditta signora princessa. E feze sua majestà far grandissimi [616] aparechiamenti, benché el luogo fose picolo e le stancie basse e picole, e dipò mezo zorno una hora, sua majestà se partì de la ditta valle e andoron ben 3 miglia a l'incontro de la ditta signora princessa, con tutta la sua gente richamente vestidi de infinite sorte de pani d'oro richissimi. E lo ducha d'Alva andò primo a lo scontro; con esso el conte de Benalcazar e de Salines, insieme con altri figlioli de conti e baroni. E andoron apresso una montagna per dove vegniva la dita signora princessa, la qual vegniva molto richamente vestita de panni d'oro, e la mula che portava era un stupendor, tanto richamente vegniva in hordine. La quale vegniva a la francese, con l'almirante a la mano dreta e lo condestebele a la mano zancha. E lo ducha d'Alva e tutti quelli che erano con lui discavalcoron vegnendo verso la princessa per basarli la mano, la quale, con molta gratiosità, li donò la mano.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





Porras Taranco Alva Benalcazar Salines Alva