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      ipessa de Portogal, le do infante et dogna Zuana de Aragon fiola natural del serenissimo re, con tutte le damisele de sua alteza benissimo in hordine et in ponto, vestite di brochà d'oro molto richamente. Et aproximata fu l'antedicta illustrissima sposa a la majestà sua, se inzenochiò in terra, et volendogli basare la mano, quella mai consentì, licet per la excelentia sua fusse fatta ogne experientia. Et abrazata, la fece levar in piedi, et poi per ordene similiter se abrazò, primum cum la illustrissima principessa de Portugal, deinde cum le infante inchinandose l'una con l'altra con grande reverentie. Hoc peracto, intrassemo in la sala, quale era adornata de razi finissimi et brochà d'oro molto excelentemente. Et montà nel tribunal, le majestà regie se poseno a seder sopra do chariege dorade in mezo del signor principe et de la illustrissima sposa, dove fu etiam preparata da un canto una bancheta per nui oratori, et da l'altro alcuni cussini d'oro per la signora principessa de Portugal et le antedicte infante, et astanti tuti li ante nominati signori duchi, marchesi, conti, et cavalieri. Veneno per ordine tute le preffate damisele, a una a una, a basare la mano a la antedicta illustrissima sposa, inchinandose fina in terra, che fu cossa etiam [620] bellissima a veder. Dove stati per un pocho, le majestà regie se levorono in piedi et le acompagnasemo fino a la camera, et lì, tolto licentia da quelle, venissemo a casa che poteva esser hore 4 de nocte. Nec alia. Gratiae sublimitatis vestrae me humiliter commendo.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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