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      La zobia la cosa stete cussì, che per pochi se seppe. Poi, la sera, fo molto et etiam la nocte cerchato. El venere matina, la cosa asai più se acertava non se trovare el ducha. Uno schiavone barcharolo, quale la nocte guardava le sue legne a quella rippa che se va a Santa Maria del Populo e ve è un San Hironimo et una fonte in rippa fluvii, disse che 'l mercori sera, forse a 4 hore de nocte, venuti erano lì a canton doi fanti guardando un pezo intorno, et non paulo post uno a cavalo in un bello corsiero bianco con uno stocho dorato. Et de quello ponte apresso el loco predicto, unum in Tiberini funus dejicitur, havea getato una persona, et poi fo sentito dire. "È ello andato sotto, overo, anegato?" Et uno respondere: "Signore sì." Tandem, el venere, per molti barcharoli cerchato con molti graffii et altri adonchi instrumenti, et a mezo zorno, che alhora torniamo da la lectione, fo trovato, con tanta admiratione de ogni homo, che tuta la cità stava stupida, adeo che fere justitium videbatur indictum. Ogniun trepido se reduciva a casa, et le botege se seravano con grande festinantia. El corpo fo portato in una barcheta per Tevero a castelo. Ivi fo lavato, polito et vestito de imbrochato. Interea, essendo io in ponte, che so pur cupido sentire nove, audi uno ejulato et strido de varie persone che mai non sentì majore. Credo ce era etiam el papa, a l'intonante voce che se sentiva d'una persona. Se estima sua santità ne harà dolore intolerabille, perché quello invero era l'ochio dreto in quo spes prolis erat et gloriae.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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