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      Si fé cantar un vesporo in caxa e sonar flauti, e molte done fo a visitarla.
     
      [1497 09 08]El venere, a dì 8, da poi disnar, intrò el signor Galeazo di Sanseverino con li soi compagni. Erano 40 a par a paro, vestiti tutti a la todescha di negro con capeleti negri tedeschi in testa, con un friso largo, un somesso d'oro atorno con tremolanti, e un vestidelo sopra una curazina bornida asetado, dal mezo in su tajado, che pareva l'armadura lucente, e dal mezo in zoso saldado, el brazaleto dextro pareva parte e il spalazo picolo con 8 cantoni tuto lucente; sopra la manega sinistra, era un X de restagno d'oro longo più di una spana e largo 4 deda, e cussì sopra la calza a la cossa sinistra. Con 6 [766] trombeti vestidi cussì, con li penoni negri e d'oro, e con un araldo vestido di uno mantelin tondo de cendado dorado, con un stendardo negro d'oro con un grifon d'oro suso, introno per la porta di San Zuane, e passò dove habitava la raina, la qual vene a vederli a la finestra e tuti li fece honorevol riverentia. Poi andono ad alozar a la caxa dil conte Zuam Francesco da Gambara predicto. Erano tuti da 200 cavali et 28 mulli.
     
      El sabato, li rectori, con il conte di Petigliano e tuti li zentilhomeni, la matina andono a visitar ditto signor Galeazo a caxa, e da poi disnar forono sopra el fato di la giostra per la domenega.
     
      La domenega, a dì 10 al tardi, fo zostrato. Erano 22 giostradori, li quali sarano nominati di soto. Venero prima li 8 giostradori ruberteschi, con li elmi in testa, con alcune fuzele in cima dorade che butava fuogo, e tuti li 40 vestidi ut supra, et portava le lanze, a do a do, et molti trombeti poi el suo stendardo.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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