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      Le qual possession dava de intrada zercha ducati 6 milia a l'anno, et fo affictade in tutto zercha ducati 11 milia, a questo modo, videlicet per anni ...
     
      Noto do cosse. A i tempi presenti, sono in grande a far a Venetia. L'una è il viazo di Roma, che l'è corieri portano più letere per beneficii che non porta le nave vengono di Levante; l'altra è il procurar si fa per patricii di haver oficii a Rialto a le scale e porte del gran consejo.
     
      In questo mexe, a dì 25, piovete nel far di la luna, che zà mexi do e mezo non havia piovuto, et era grandissima sicità di aqua a Venetia.
     
     
     
      Nuove di octubrio 1497.
     
      Da Napoli. Vene letere chome la ferma intention di quel re era di andar a campo in persona a li lochi dil principe di Salerno, per caxon che 'l non havea voluto vegnir a la sua coronation. El qual principe, chiamato signor Antonelo di Sanseverino, era in Salerno fortifichato, et havia facto, come ho dicto, fortificar li soi castelli, et adunava zente zoè partesani a uno. Et il re havea in hordine 300 homini d'arme, 200 cavali lizieri et 700 fanti. Et licet li oratori di la liga, maxime el nostro, fusse jubente senatu di altra opinione, dicendo a soa majestà non era tempo di muover queste cosse, pur esso re volse andarvi, et a dì 2 octubrio si partì da Napoli con [800] il campo et artegliarie, et andò contra dicto principe. El resto veramente di baroni, et quelli di caxa severina non si moveva, et el principe di Bisignano mostrava voler esser con la majestà soa. L'orator veneto, per haver cussì abuto in comandamento da la Signoria, restoe a Napoli, et li altri oratori sequitono el re.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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