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      Havia indosso una vesta di violeto fodrà d'oro, con una colladena di zoje assai, a la bareta uno gram diamante con una bellissima perla. Et fate le debite reverentie, et presentata la lettera ducal, li fece una oratione latina. Et compita el re se tirò da canto, et consultato la risposta, li fé risponder per el canzelier, ch'è cardinal, come lo 'l vedeva molto volentieri etc. Era apresso di sua majestà et il principe fiol primo genito dil re nome Artù di età di anni 12, el ducha de Suich et altri signori e prelati. Et sempre, exponendo dicta oratiom, el re stete in piedi, et fato risponder, come ho dito, al cardinal, mostrò grande amor a la Signoria nostra. Poi finito, fo menato in una salla dove era preparato da disnar, e lì disnoe con quatro signori. Et post prandium, el re dete audientia secreta. Et per non poter alozar ivi a Istrich, per esser villa trista mia 8 distante dove era il palazo, et che il re dovea ritornar a Londra fin zorni 15, stete hore do a dicta audientia secreta. El re è humam, grave et molto persona degna. Demum, visitoe la regina nominata Ysabetha, la qual era vestita d'oro in cao di una salla, la madre dil re di uno lai, et suo fiol principe di l'altro. È dona bella, et presentato le lettere di credenza, dicto alcune parole vulgar, la raina fé risponder al vescovo di Londra. Poi etiam, andato a visitation dil cardinal gram canzelier, et dato le lettere di credenza ut supra, et usato parole acomodate l'uno a l'altro, si partì et ritornoe a Londra, dove aspecta la regia majestà.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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