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      Et di queste cosse fiorentine, più di soto scriverò copioso, perché haverò miglior informatione. Et fo divulgato haveano tolto per lhoro governadore di le zente sue Jacomo Conte. Tamen, nulla fin hora di certo si ha.
     
      Andrea Zanchani avogador di comun, stato a Verona, ritornoe et nel consejo di pregadi prese di chiamar Rufin di la Campagna citadin di Verona, con certi altri vilani, per alcuni manchamenti havevano fato sul veronese, et morte de certi villani che era seguita etc.
     
      In questi zorni, Achile di Tiberti da Cesena, capo di parte, con favor di la signora di Forlì corse su quel di Rimano, e menò via una gran quantità di bestiami di l'armento dil signor. Per il ché, esso signor, con cavalli, fanti e stratioti, corse su quel di Forlì e messe a sacho 7 ville. Et per intelligentia de chi leze, dicto signor era nostro soldato; tamen, fece questo per repetere la injuria ricevuta.
     
      El conte di Cajazo, con li cavali, passò per Faenza. Andava a Loreto per vodo fato. Era vestito come peregrino. Ancora, come una letera di Faenza vidi, che il signor Antonio Maria di Sanseverino, chome ho scrito di sopra, che andoe per capitanio de' senesi, a li zorni passati passoe per Faenza con 200 cavali ben in hordine, tra i qual 100 ballestrieri. Era vestito a la francese sopra l'arme, con uno corvo rechamato davanti e da driedo che butava focho.
     
      El ducha de Milam, in questo tempo, a tutti i soi castelli et le citade à tolto danari a imprestedo, asignando le sue intrade a raxon di cinque per cento fino li rendino.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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