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      Et cussì montati in Bucintoro, veneno per il canal grando fino a la sua caxa, dove era stà preparato. Et fo facto alcuni paraschelmi, justa el consueto, et per il canal era infinite barche. E smontato, el principe lo acompagnò fino in camera, et ivi lo lassoe ripossar.
     
      [1497 11 20]A dì 20 da matina, che fo el zorno sequente, esso ducha, essendoli mandato alcuni cavalieri et altri patricii a menarlo con li piati a l'audientia publicha, et zonto che 'l fu a San Marcho, el principe nostro con la Signoria, per farli ogni dimostration di careze, li vene contra fino sul pato di la scala di l'audientia, et lo branchoe per la mano, menandolo a sentar apresso soa serenità, suo fiol a man zancha. Dove dicto ducha usoe alcune dolce parole, et come voleva esser fiol deditissimo di questo stado, oferendosi etc. Et el principe sapientissimamente li rispose publice, perhoché tutti aldite. Et poi tolto licentia, ritornoe a la sua habitatione.
     
      [1497 11 21]A dì 21, da poi disnar, el principe, con la Signoria et molti patricii, andoe con li piati fino a la caxa dil marchexe a visitar el prefato ducha di Ferrara. Et poi, el ditto ducha sollo col vicedomino, fue a parlar in palazo familiarmente al principe. Siché comenzoe a pentirsi, volendo esser bon fiol di questa Signoria.
     
      In questo mezo, a dì 20, zonse in questa terra Zorzi Negro era stato segretario a Zenoa, in loco dil qual è andato Marco Bevazam. Et referite poi in pregadi di le condition di Zenoa, et molte parte di quella città, per esservi stato più di anni tre.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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