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      De la qual cosa, sua signoria resterà tanto contenta quanto se pol dir. Nè fa questo solum per dar conditiom al fiolo, quanto che ognium intenda esser veramente abrazato da la gratia de la serenità vostra et di questo inclito dominio, al qual se recomanda. Et cussì suplicha a la illustrissima Signoria e questo tutto serenissimo senato voglia farlo con bon animo e con uno bon core, perché ne conseguirà bonissimi effecti. Suplichandola che in quella età la voglia darli questo contento a special gracia, acioché interamente se possa partire da la vostra serenità ben contento, et pien de la gratia sua.
     
      Et la matina sequente, a dì 25 novembrio, el prefato ducha, con el fiol, vene a la Signoria a ringratiar di la conduta data a esso fiol, et chome voleva esser bon fiol di questa illustrissima Signoria, ringraciando molto. Et per il principe li fo risposto, adeo et il padre et fiol restono molto contenti. Et a dì 26 dicto, fue a consejo el ditto don Ferante perché più non vi era stato, et sentoe apresso el vice principe Beneto Soranzo più vechio consier, et andoe a capello; ma non tochò ballota d'oro, et fo facto podestà et capitanio a Ravena sier Lorenzo Zustigniam.
     
      [1497 11 27]A dì 27 novembrio, el prefato ducha di Ferara et suo fiol don Ferante andono a la Signoria, a tuor licentia di partirsi et recomandarsi. Et cussì, a dì 28 ditto, il marti da matina si partite et per Po ritornoe, con gran contento di aversi bonazato con la Signoria, a Ferara. Et con lui andoe Bernardo Bembo doctor et cavalier vicedomino nostro.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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