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      Adeo, don Alfonxo predito non ha più figlioli legiptimi.
     
      In questi giorni, Zuam Jacomo di Triulzi, che era in Aste pel re di Franza, fece tregua con el ducha de Milano ad beneplacitum di le parte, con termene zorni 10 di disdita. Et questo feno acciò potesseno ambedoe parte non star con tanto sospeto l'uno di l'altro. Et questo non fu fato senza consentimento dil re di Franza, come è da considerar facesse il Triulzi.
     
      [832] Da Pisa. Che a dì 26 novembrio, ordinò una cavalchata di 230 cavali lizieri tra stratioti e balestrieri, e andono mia 50 in 60 danizando su quel di fiorentini, e ritornono con preda di bestiami, tra grossi e menudi, capi 2000, si non era la notte asperissima di pioza e scuro, che li feno perder più di 2/3 dil botino. Pur arivono col botino in Pisa, e il proveditor stè 2 zorni in campagna con il resto di cavali lezieri, con pioze e fangi, corendo sopra Pontedera, e Pontedisieve, tenendoli interditi che non potessero unirse.
     
      El signor Zuane di Gonzaga, stato a Milano, ritornoe a Mantoa, et il marchexe suo fratello pareva non si sentisse molto bene. Era in questa terra do soi oratori, domino Benetto Tosabecho doctor et cavalier, et domino Giorgio Brognolo. Tamen, non andavano con la Signoria, né erano invidati dal principe a quella acompagnar, come prima si solleva far et era il primo chiamato.
     
      A Brexa, in questi giorni arivoe ivi uno orator dil re di romani, veniva di Fiorenza e andava a Milano. Fue onorato da Marco Sanudo podestà et Francesco Mocenigo capitanio.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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