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      Chome giongerà, lo suo nome scriverò.
     
      [884] Da Rimano. Alvixe Sagudino ivi si ritrovava, e atendeva a pacifichar le cosse. Et par che ditto signor volesse far sachizar 7 caxe di alcuni citadini, diceva li era stati rebelli, tra le qual la caxa di Galeoto di Gualdo et Filippo da Monte Rodolfo. Unde, quel populo corse a l'arme, et non lo lassono far, et ditto secretario conzoe poi il tutto. Adeo, di Rimano più non si parla. Quel Borso suo favorito è retenuto, et il suocero confinato a Ravena, per la qual cosa il populo comenza a quietarsi. Ma licet habi scripto di sopra il modo che ditto Sagudino trovoe el signor prefato di Rimano, tamen quivi noterò il modo habuto, per una lettera di 11 di l'instante, data in Rimano per Zuam Soro, drezata a Zuam Badoer doctor. Chome dicto nostro secretario, venuto di Chioza per terra a Ravena, trovoe el ditto signor Pandolpho el qual voleva andar a Bologna dal suocero, et havia con lui, tra ballestrieri a cavallo et altri soi favoriti, cercha cavalli 50. Et cussì, il zorno sequente, che fo di sabato, partite el dicto signor et il secretario predito nostro Alvise Sagudino con quel bolognese con ditte zente di Ravena per andar a Rimano, dove zonseno a hore una di notte, et suo fratello signor Carlo, con zercha 25 cavalli, li vene contra mia 10. El populo di Rimano cridava Pandolfo, Pandolfo, et molti porzevano fuor di le fanestre i lumi. Et cussì introno in la rocha dove el signor alozoe et dicto nostro secretario, et la matina comenzono a far le provisione debite, ita che aquietoe le cosse.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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