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      Et che li spironi di la galia si comenzava a veder, et che speravano di seccarla et recuperar assay etc. Siché, venitiani, da poi state le galie affondate in mar in passa 16 di aqua, le cavano e fano condur in terra.
     
      [1498 03 09]A dì 9 ditto, vene lettere di Pisa di primo marzo. Chome, in quelli zorni di carlevar, Zuam Paulo Gradenigo proveditor, el qual non atendeva si non a farsi honor, mandoe cavalli 200 tra stratioti e ballestrieri a cavallo, sotto il governo di domino Renier da la Sasseta pisano capo di ballestrieri 60, per fino a Campiglia verso Piombino su quelle marieme a predare bestiame secondo il consueto. Et jonti 5 a Campiglia, feno preda da cercha animali grossi 300, zoè buffali et vache, et 600 menudi, videlicet pecore et alcune cavale et mulli. Et hessendo dicti nostri persentiti da Campiglia, ussite fuori cercha 60 in 70 ballestrieri, et fonno a le man con nostri, e fo [899] morti de li inimici 8, de' qualli se ebbeno li lhoro cavalli et ballestre. De' nostri fo feriti con le ballestre solum 2 stratioti. Il resto de' inimici fo messi in fuga et il bestiame fo conduto per la mazor parte a salvamento, excepto parte de li buffali n.° 300, perché erano molto più che rimasero driedo che non potea caminar, per esser animali tardi al caminar. Et a dì ultimo fevrer, a hore 22, dicto nostro proveditor et domino Marco da Martinengo governador, con il resto di le gente sono in Pisa da cavalo et da piedi, montono a cavallo a tutte arme, et andono verso Colle Salveto a l'incontro de' nostri che ritornavano con la preda, per darli soccorso bisognando.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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