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      Teniva tamen orator a Milano, et in questa terra stava domino Beneto Tosabecho suo orator; ma non andava mai con la Signoria come feva li altri oratori, perché dal principe non era invidato. Et lo teniva qui pur stagando in speranza di tornar; ma hora, come tutti dicono, dicto orator si partirà.
     
      Ancora fo divulgato dicto marchese, al principio di questo mexe, haver cassato zercha 100 homeni d'arme de li soi che fin a hora si havea pagati de li soi danari; ma perché la spexa è grande et vedeva non poter durar, perhò cassò dicti suo' homeni. Siché, conclusive, dicto marchese lui medesimo, dil primo homo de Italia, si ha ruinato.
     
      Da Napoli. Vene lettere come il re Federico steva bene, pur a Pozuol et Pogioreal, et chavalchava andando a la caza, et si passava. Tamen, era poverissimo re.
     
      Da Roma. Le discordie de' Orsini et colonnesi pareva si tramasse di acordarli. Et Orsini erano a la campagna forti, et Viteleschi, che prima erano a soldo de' fiorentini, in questi zorni si partino di [920] lhoro alozamenti sul stato de' fiorentini, et con 2000 fanti andono in ajuto de' dicti Orsini. Et come per una lettera vidi che il conte di Petigliano, era in brexana, avia auto avisi, che il signor Zuam Batista Conte, fo fiol ... voleva combatter con el signor ... Collona, et erano cussì rimasti d'acordo. Et questo perché li promise dicto ... Collona di renderli uno lhoro castello senza altra bataglia e che non li venisse a campo, ma poi non volse mantenir la fede. Et dicitur, mandono a dimandar el campo a la Signoria nostra, la qual rispose non voler dargelo, per non usarsi far questo nel nostro dominio.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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