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      Et cussì, la matina chiamono gli oratori Spagna, Napoli e Milan uniti in collegio, et disseno l'opinion dil senato. Era in questa terra li 2 oratori de Pisa che tuttavia solicitava la Signoria nostra a non abbandonarli etc. Pur si stava con gran paura per le cosse [921] turchesche et l'armata faceva, et vene aviso, come dirò di sotto.
     
      El ducha de Milan, in questo mezo, era in Zenoa, et ivi zonse chome ho scripto a dì 17, et l'honor li fo fato per una lettera qui sotoscripta se intenderà il modo. Et a dì 19, Domenego Malipiero proveditor nostro di l'armada ivi a Zenoa gionse con 4 galie, venuto per honorar esso ducha, et andoe a sua visitation, dove usono verba, pro verbis. Et dicto ducha disse voleva vegnir a veder le galie in ordine di bataglia. Item, aveva visto quel arsenal, et havia decreto farlo di novo, e far loco per galie 25, le qual lui se ubligava farle de' soi danari e tenirle a li bisogni.
     
      Item, come li era stà dato l'ubedientia da tutte quelle caxade zenoese, quasi zurandoli fedeltà et homaggio.
     
      Item, haveano consultato di far ivi certa armata per conto di la liga, videlicet papa, Napoli, venitiani et lui, per esser a l'incontro di l'armata francese si faceva in Provenza. Et fo scritto a la Signoria, et fo preso di esser contenti di dar la nostra porzione.
     
      Item, par mandasse a dir a' luchesi dovesseno render Pietrasanta, che la tenivano di raxon di zenoesi, aliter etc. et luchesi li risposeno la tenivano come cossa sua, comprata da' francesi, et exborsato li soi danari.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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