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      Fu cosa horibile, et la secta dil frate per questo è restata sbatuta, depressa et afflicta, et la major parte de epsi citadini in villa sono andati.
     
      Da Milano. Vene lettere di 24, el zorno di la Sensa. Come a dì ditto, quella matina, in la chiesia di Santa Maria di le Gratie, el ducha di Milan, presente el cardinal di Ferrara arcivescovo di Milano et li oratori tutti, chiamoe Marco Lipomano orator nostro, et a quello usoe gran parole et honorificentissime di la Signoria nostra, et quello fece cavalier. Et da poi disnar, fu giostrato e fato una bella giostra. A dicto orator li donò una vesta d'oro etc. Ma in questa terra non fo molto laudato: sì perché a lui non si convegniva, qual perché el ducha si portava con nostri mal. Et perhò, quasi tutti concluse fé mal a farsi far.
     
      [1498 05 29]A dì 29 mazo, per lettere di Zenoa di Marco Bevazam secretario nostro. Se intese come ivi era zonto con una nave Jacomo Contarini doctor et cavalier orator nostro, stato in Spagna. El qual, a dì 24, fo el dì di la Sensa, ivi a Zenoa gionse, et si meteria a camino per ripatriar.
     
      Item, di certe nave di zenoesi che era a Portovenere carga di formenti per mità con pixani, volendo discargar quello era di pixani ivi, par che zenoesi, mediante li voleri dil ducha di Milan, fece uno comandamento a dicto patron di la nave dovesseno condur quelli formenti a Zenoa. Questo feno acciò Pisa patisse, perché zenoesi non pol sentir nostri la vogli tenir.
     
      Di Spagna, vene lettere di 25 april di Domenego Trivixam cavalier orator nostro, date a Toledo.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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