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      Et questo, per le cosse di stato bisognava molto consultar, per il mal voler dil ducha de Milan. Etiam, fo parlato di meter decime al montenuovo, et per el consejo di X el zorno da poi fo trovato il pro per ponerle.
     
      [1498 06 03]A dì 3, fo el zorno di Pasqua di mazo, vene lettere di Franza molto desiderate di Zuam Piero Stella secretario nostro, date a Bos de Vicent lige 3 da Paris, a dì 23 di marzo. Et Morgante corier le portoe, el qual fece più di 1000 mia in 10 zorni, il sumario di le qual lettere sarà qui poste. Prima, come el re era lige ... di là di Paris, ch'è mia ... di nostri in uno loco dicto ... et che mandò incontra al nostro secretario do soi principali, el suo maistro di [980] caxa et uno altro, et recevetelo con gran dimostration di apiacer. Et che zonto ne la terra, el re li mandò a dir quando li piaceva li daria audientia. Et cussì, avanti cena, l'andò da sua majestà, el qual lo trovò che rasonava sentato con alcuni signori. Et che visto il secretario, si levò e veneli contra, né volse se inzenochiasse, et sì l'abrazò butandoli le man su le spale, dicendo: "Secretario, vui siate ben venuto in Franza. Ve vedemo volentieri. Come sta quella Signoria? Et il vostro doxe?" Li rispose: "Benissimo, et tutto di sua majestà." Disse: li piaceva. Li presentò la lettera credential, et quella lecta et inteso la creation di oratori, mostrò haver grandissimo apiacer, dicendo el Zorzi non l'havea visto, ma ben el cognosceva el Loredam che molto lo amava, et zà al tempo era orator in quelle parte, esso re li fece uno piacer intravenendo la excomunicha per caxon di alcuni preti.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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