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      Perhò, dimandoe la volontà dil senato di quello havesse a far, o seguir et andar a Mantoa, o restar a Milan. Et a Mantoa si faceva gran preparamenti di tapezarie et altro, et a dì 26 di questo ivi esso ducha si aspectava. Doveva esservi, come ho scripto, el ducha di Ferara et altri oratori, et ivi consultar insieme. Ancora fo dito, et si have per certo, come Zuam Jacomo di Triulzi, era in Aste, haveva mandato a dir al ducha de Milano che non volea più mantenir la trieva, perché, havendo 8 zorni di contrabando, siccome per li capitoli era, a hora li feva a saper si vardasse. La qual nuova fo optima a questa terra per far che 'l ditto ducha pensi al fatto suo, e non atendi a far che si lassi la impresa di Pisa. Et par che, a questi giorni, mostrava di cassar parte di le sue zente, et tamen quelle non cassava ma le mandava a Fiorenza. Ancora mandoe alcuni balestrieri a cavallo a Forlì, dubitando l'andata dil signor Antonio Maria di Ordelaphi a Ravena. Et par che in questi giorni la signora di Forlì, di caxa sforzescha, havendo terminato mandar ajuto a' fiorentini di 100 homeni d'arme con suo fiol con il qual haveva conzo, et volendo aderirsi el signor di Faenza a le sue voglie, al qual una sua fiola haveva promessa, li mandò a dir a quel signor Astor che 'l venisse a tuor la figliola e moglie, et che voleva conferir insieme. El qual fece risponder non voleva, per non partirsi di la gratia di la Signoria, licet non havesse il suo stipendio di 8000 ducati a l'anno. Et cussì non si volse impazar.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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