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      Da Milan. Vene lettere di Marco Lippomano cavalier orator nostro, molto veloce et con forche suso, che dava aviso come el ducha se ritrovava a Novara andato senza altri oratori, et faceva mostre di zente et si divulgava saria in coloquio con il re di romani.
     
      [1057] Et vien divulgato per Milam, darà et ha dato assà danari al re de' romani acciò el rompa guerra in Franza.
     
      Item, come li havia mandato a dir che 'l convegniva mandar certe zente a Forlì in ajuto di quella signora, sì per esser sua parente, come per esser quel stato raccomandato a lui, et maxime perché la Signoria havia molta zente in Romagna et se dubitava etc. Et che la Signoria non havesse per mal di questo, che lui non feva ad alcun mal fin.
     
      [1498 08 27]A dì 27 ditto, fo pregadi, et fo decreto mandar danari a Pisa, et confortarli che presto li sariano ivi li presidii.
     
      Item, preso de scriver a Brexa, che dovesseno notifichar al conte di Pitiano che non si movesse, perché dovea venir in questa terra, imo stesse in hordine. Et cussì, a li altri condutieri, che al secondo mandato dovesseno chavalchar su le rive di Ojo. Et anche fo scritto al conte Bernardino era a Lonigo, che ha cavalli 1000, et al conte Filipo di Rossi era ... che ha 400 cavalli, che si ponesse in hordine et che al secondo mandato dovesseno cavalchar sora Ojo. Et cussì fono expedite dicte lettere. Et questo feno per comenzar a far fati, et dimostrar al ducha de Milan che non si poteva più tolerar. Tamen, nostri mal volontiera venivano a la guerra, pur non potendo far di meno, fevano gajarde provisione.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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