[1498 08 29]A dì 29, el zorno di San Zuane Digolado, fo mandato patricii per li oratori di fiorentini che venisseno in collegio ad haver la risposta. Et cussì andono Polo Capelo cavalier, Marco Dandolo dotor et cavalier, Zuam Badoer dotor et altri. Et cussì intrati in collegio, mandato fuora gli altri, restono li oratori et quel Nicolò Caponi, el qual fo fiol di Pier Caponi morto in questa guerra di Pisa in campo lhoro. El principe expose quanto era stà decreto nel senato, et fu leto per Gasparo da la Vedoa secretario quello haveano preso in pregadi di responderli. Et poi Guido Antonio Vespuzi parloe, volendo excusarsi, et che la Signoria nostra havea abuto mala informatione di fiorentini, et che questa risposta li piacevano, et che scriveriano a Fiorenza, et quello li soi signori li cometeriano, exequiriano. Et cussì per el principe fono invidati la matina sequente a l'aniversario suo, che va in chiesia di San Marco, fa dir una messa al patriarcha, dona 25 ducati di oferta, et celebra tal zorno, perché in tal zorno, zà anni 12, fue creato principe. Et li oratori dicti risposeno veriano volentieri.
     
      Adoncha, a dì 30, la matina, esso principe nostro serenissimo, vestito di restagno d'oro vene in chiesia con il patriarcha, oratori di Spagna, Napoli, Milan, Fiorenza et Ferara, et con una bellissima compagnia di senatori vestiti tutti di color e parte di seda, et veneno cussì a compagnar, acciò dicti fiorentini vedesseno, che in efecto è gran magnificentia a veder, el nostro principe insieme con [1062] tanti patricii.