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      Judicamo che questa note, over doman i l'arano compite, et tirerano al bastion el qual è de terra. Non credo che se tegnirà zorni, benché dentro ve sia Jacomo Schiavo et Gorlino valenti homeni. Vico etiam, non lo socorendo nui, come mal habiamo modo de darli socorso bastante, non potrà etiam lui star molto tempo. El conte Ranuzo à fato la mostra a Pessa con homeni d'arme 154, et etiam li azonzeno fanti. Judicamo vogli corer in Val de Serchio, al che provederemo quanto si potrà. Non hessendo molto grosso, potria haver vergogna. Nui siamo fortificati qui nel borgo. Tamen, habiamo pochi fanti, perché ne bisogna tegnir da fanti 2000 in suso in le terre e forteze. El signor di Piombin se è conzo con fiorentini, ch'è molto mal a proposito a questa impresa. Bisogneria far qualche gajarda diversion, altramente i nimici ne cargerano adosso.
     
     
      Lettera di 30 avosto.
     
      Le cosse nostre de qui, ogni zorno più se strenzeno per nui. I nimici horamai hanno conduto le artelarie al bastion è a Vico, e comenzano a tirar qual che bota, ma non le hanno ancor messe ben a segno, et le fantarie hanno preso uno monte che se chiama San Zuane, ch'è el passo de andar a Vico de là da Arno. Le zente d'arme non sono ancor acampate. Bona parte de esse sono sopra i monti, le altre duchesche sono ancor in Pontadera, e (a) Bientena el signor de Forlì. Se se trovassemo più numero de fanti, faressemo experientia de urtarli sopra quelli monti. Tandem, atenderemo a farne quelli pochi che potremo, che altro rimedio non zè a poter socorer Vico, perché non è luogo de adoperarse zente d'arme.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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