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      Che fo per prima di romper la squadra di vostro fratello, et Gorlino et alcuni altri et ballestrieri a cavallo; item, si ha perso Buti; il monte di la Dolorosa; il bastion di Vico et poi Vico, et demum l'altro eri Calze, e rotte la mazor parte di le nostre fantarie e balestrieri a cavallo, che fo il capitanio Jacomo Tarsia, Gorlino, Zuam Griego, i fanti dei quali quasi tutti sono stà spogliati e lassati disarmati et alcuni morti, il capitanio e [1105] Gorlino feriti, ch'è stata grandissima bota a questo exercito. È perso etiam il castelo di Calce, siché questa povera impresa ha auto grandissima fortuna e disgratia da poi la partita vostra. Et per la perdita di Vico, tutta questa terra è smarita et molto pianse dicto castello, vedendo esser la ruina di queste cosse. Li citadini de qui vi desidereriano in tanto bisogno. Che si vi fosti stato, le cosse non seguiva cussì. Ogni cossa va molto prospera a Paulo Vitello, pur si ha speranza in Dio et in la illustrissima Signoria di esser ajutati. Al presente questo nostro exercito è alozato nel borgo di San Marco di Pisa contra di Cassina, et se li ha fato li repari atorno atorno, e cussì si sta aspetando socorso da qualche banda di tanto impeto quanto è inimici, qual è da squadre 35 di zente d'arme, da 6 in 7000 fanti, guastadori 3000, balestrieri a cavallo 600. Nui semo squadre 5 di gente d'arme et fanti zercha 2000. Siché, non se li pò star a l'incontro. Hora, inimici sono alozati a Vico, e se preparano con artelaria di andar in qualche altro loco.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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