Item, el signor di Piombin, zoè di la sua conduta homeni d'arme da 60 in 70. Siché, sariano stati da 300 in suso homeni d'arme, et che per capitoli ha el ditto Antonio Maria con senesi, non dia ussir di quel di Siena. Ergo, più non ne verà contra.
     
      Et per lettere di 23. Come in quel zorno, a bon'ora se erano levati di San Griguol in Concha, et fati mia 20 veneno ad alozar a San Mauro su quel di la madona di Forlì. Et a dì 24, anderiano mia 15 a Castion, et l'altro zorno a Faenza. Potevano ben scurtar più la via: ma per non passar per mezo Forlì, fo bisogno perlongarla.
     
      Item, dimandava che la Signoria li mandasse canoni, colobrini et falconeti, che son artilarie per expugnar lochi, et non passavolanti come li fo mandati, perché per artelarie di campo ne haveano di quelle dil ducha di Urbin. Et cussì, per collegio le dite artillarie fono mandate.
     
      Item, volevano guastadori, et etiam 3000 fanti oltra li 1000 haveano.
     
      Item che in quel zorno havia abuto lettere del magnifico Juliano di esser intrato in Maradi, et che per lettere di Ravena, si havia quelli di Modiana haver mandato a darsi, et promesso darli 200 sachi di farina. El proveditor Jacomo Venier era a Faenza, dovea porzersi avanti. Voleva danari per far fanti, perché a quelli passi bisogna fanti. Che Frachasso, in quella note, era partito di ... con 50 cavali lizieri et 60 homeni d'arme per andar a sopraveder ditti passi di Val di Lamon, ma sarà stà tardo. El conte Ranuzo, fino a dì 21, non era mosso da Pozo [1113] Imperial. Paulo Vitelli era reduto a la Capana mia 9 più in qua di Vico per avisi aveano, et che 'l magnifico Piero di Medici havea ditto voler andar a manzar fige et uva in Fiorenza.