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      Item, esser il morbo per la Franza. Altro zercha la liga nulla scrivevano.
     
      Da Brexa, di sier Marco Sanudo podestà et sier Zuam Francesco Pasqualigo dotor e cavalier capitanio. Como haveano facti li schiopetieri et 500 provisionati, et mandoe alcuni avisi dil conte Bernardin, alozato ai Orzi, come il ducha di Milan havìa mandato a far venir a Milan sie citadini de' primi di Lodi, tra li qual era uno di Mosti, quali erano marcheschi, per mandarli ostasi al re di romani; et che mandava contra il marchexe di Mantoa 300 homeni d'arme, et voleva far gajarde provision.
     
      Da Crema, si have come le zente di Geradada scampavano sul cremonese, dubitando la Signoria non rompa a Milan guerra, et che il ducha fa far bastioni a Piadena, Braxele et Casalmazor, et quel paese è in fuga. Ha dato fama voler far a Parma 10 milia fanti.
     
      Da Bologna, dil secretario nostro Antonio Vincivera, di 15. Di alcuni coloquii fati per l'horator fiorentino era lì; et come li fioli dil signor Cesare di Monte Zucolin, li qualli hano lochi comodi a danizar fiorentini, volentiera, volendo la Signoria nostra, veriano a nostro soldo.
     
      Da poi disnar, fo consejo di X con zonta, nescio ad quid.
     
      [1498 10 19]A dì 19 octubrio, in collegio, vene lettere di Pisa di 12. Come inimici erano ancora al monte di Santa Maria in Castello. Aspetavano di dar la paga zeneral, e non haveano ancor cominziato a dar danari; et che li ducati 4000 aveano nostri abuti e dati a le zente; et di stratioti 670, doveva esser, apena 200 cavalchava, zoè li capi, perché il resto erano inuteli; et che haveano ricevute lettere di la Signoria, di 5, che confortava pisani a difendersi et che se li manderia socorso, et ditte lettere zovavano assai, et perhò aricordavano fosseno spesso mandate; et come uno Francesco de Magolin pisano, era a Milan, havìa scrito una lettera ai signori pisani, di 2 dil mexe, come il ducha havìa bona disposition contra pisani e vorìa restituirli a' fiorentini, tutavia restando come [49] Pistoja.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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