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      Item, per un'altra lettera data a dì 11, come era stato lì el canzelier di domino Zuam di Gonzaga, dicendo siben il marchexe havia fato quello havia fato, per questo non volea si non restar schiavo de la Signoria, e lui con la moglie e fioli vegnir ad habitar in le nostre terre et in la dition nostra; e volea le sue zente havesse alozamento.
     
      Da Verona di rectori, di 12. Come havia mandà li danari a Ravena; che portò Hironimo da Monte. Item, zercha a li homeni d'arme dil marchexe di Mantoa, che non habi alozamenti.
     
      Da Ferara dil vicedomino, di 12. Replicha zercha il contrabando. E da Ravena di 11, come ha di Faenza di certa incursion fata su el suo per la madona di Forlì, la qual non resta di molestar.
     
      Da Sojano di 8, de sier Zuam Paulo Gradenigo. Come quel conte era marchesco, et quelli condutieri nostri domino Antonio di Pii et compagni, esser [201] dispotissimi; voleno far assa' fati et andar a l'impresa di uno castello, che si crede l'harano, qual havendo troverano assa' vituarie, che sarà buono.
     
      Dil ditto sier Zuam Paulo proveditor sora i stratioti. In questo zorno avi lettere data a Sojano a dì 8, il sumario è questo. Et nara il successo fino al suo venir in campo, et dil consulto, et come ogniuno disse la soa opinion le qual era più presto concorentie et arte; et lui disse era meglio a consultar di vituarie e strami, perché manchando questo saria la lhoro ruina. Et nara la cossa dil andar a Prato Vechio, qual l'Alviano facea facile; a la qual impresa andoe con li stratioti, et uno mio fuora lì andoe a modo di bataglia pensando la zente e balestrieri fusseno messe in belle bataglie, et etiam le fanterie; ma vete disordine, e tutti li condutieri, erano lì, tutti voleano ordinar, et lui cum li stratioti corendo verso la terra, meseno a sacho alcune case lì apresso la terra, e robono formento, fava, lenti et quel che poteno, et il forzo cargono soi cavali, et presono do villani, qual esaminati disse in la terra esser Chiriacho dal Borgo con fanti 600, e la sera aspectavano Paulo Vitelli; et etiam vete quel loco non era da tor con bataglia di mano, ma bisognava artilaria grossa, et cussì andato da li proveditori et ducha e l'Alviano, feno voltar senza far altro.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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