Pagina (315/1144)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Hora che la cossa è posta nel ducha di Ferara et io ho fato che fiorentini ha mandato pieno mandato, vederò si la Signoria si risolverà in far questo medemo, et vien tramato cosse contra de mi. Credè, magnifico ambasador, a fè di vero signor, quando non potrò far altro, darò Zenoa al re di Franza et Milan a li electori de l'imperio, et sarano francesi et alemani in Italia." Et questo mostrò dirlo con gran calore, dicendo: "Orben, la Signoria non mi stima, dice che son un homo da exequie; ve dico dite questo vi dico viva voce etc." Rispose esso sier Domenego sapientissime: non credesse queste parole, etc. Poi il ducha disse: "La Signoria dice che l'à promesso la libertà di pisani di volontà di la liga; non so quando mai ge la prometesse." Et esso orator rispose: "Signor, el sdegno e la raxon son in tutto contrarie." Et il ducha disse: "E s'il sdegno fosse justo?" Et cussì levati per partirsi con gran pioza lo acompagnoe fino a la porta dil zardin, et veniva apresso di lui tutavia per parlar qual cossa di queste materie, tamen l'orator più volse intrar: et tolto combiato vene, etc. Item, li reali di Spagna li havia donato una vesta d'oro et do mulle, et al suo secretario Marco Antonio Zambon una vesta di veludo negro e una mulla, le qual cosse si presenterà justa il solito: laudoe il secretario etc.
     
      Et il principe justa, il consueto lo laudoe aversi ben portato: et risposto a qualche parte rimessa a referir in pregadi, la qual il zorno seguente referì, et più cosse come etiam Deo adiuvante scriverò, acciò s'intendi il tutto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





Ferara Signoria Zenoa Franza Milan Italia Signoria Rispose Domenego Signoria Spagna Marco Antonio Zambon Deo