Da Pisa, di proveditori, di 8 et 9 di questo. Come è gran compasion di quelle zente che non hanno danari da viver; li fanti vano via, et non havendo danari romagnirano senza zente, et havendo farìano fati; li tre quarti di galioti è amalati o morti, e volendo non si potrà armar una galia bona; et mo terzo zorno 450 cavali lizieri tra balestrieri e stratioti nostri con 150 fanti andono a far una coraria verso Voltera e Castel Fiorentino vicino a Fiorenza mia 15, et sachizono, brusono palazi, menono via animali in tutto numero 1500 et 20 presoni; et venendo indriedo, soravene tanta pioza che quasi tutti gli animali romaseno et morite, et apena ne conduseno 130 et li 20 presoni di taja; et havendo danari, farìano qualche cossa per haver intelligentia in certi lochi. Hanno ricevuto il brieve di Zacharia di Freschi si li manda ducati 17 milia per via di Lucha e Zenoa; non sono ancor zonti, dubita per li tempi quelli di Zenoa stenterà a venir; mandò le fuste a Zenoa che a dì 9 partino, zoè doveano partir. Item, hano facto dar pan a le zente in credenza. Et esser zonto li oratori de' pisani fono qui; hanno ditto del marchexe di Mantoa et dil partir di sier Simon Guoro per venir lì, et dil successo felice di Casentino: farano il tutto saper a' pisani.
Dì Brexa, di 15. Zercha il zonzer di Morgante con li falconi.
Di Ruigo di 17. Zercha non esser più bisogno la custodia havia posta per la venuta dil ducha di Ferara.
[228] Di Lendenara, di sier Marco Tiepolo podestà. Di certo caso occorso ad alcuni homeni dil conte Alvise Avogaro che era stà morti.
| |
I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
|
|
Pisa Voltera Castel Fiorentino Fiorenza Zacharia Freschi Lucha Zenoa Zenoa Zenoa Mantoa Simon Guoro Casentino Brexa Morgante Ruigo Ferara Di Lendenara Marco Tiepolo Alvise Avogaro
|