Pagina (379/1144)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Et l'orator duchesco a Fiorenza a li diece stranie parole di la Signoria nostra, dicendo venetiani usurpatori di quel d'altri, et il suo signor non temer perché il suo carro ha cinque rote; et che il prior di diece pocho praticho, cignò a uno rispondesse, e quel a l'altro, tandem fo uno rispose: andasse si consulteria la risposta; è stato 2 zorni non li hanno fato risposta; et quel stato hora è governato da gente ignorante e pocho pratiche. Item, uno guardian dil monastero di San Francisco di Fiorenza à scrito al suo zenerale lì a Bologna come li monasterii soi vano in preda, et maxime uno in Arezo era stà sacomanato da' soldati, e la cità esser a l'ultimo exterminio; si inimici andasseno avanti arìano il tutto. Etiam fiorentini che vano a Lion passano per lì, dicono questo, et lo confalonier à posto di trovar 15 milia ducati non ha potuto obtenir; nel consejo hanno venduto li dacii di le porte e di la becharia, e fato uno hordine che 3 mia di la terra lontano non si venda carne che prima fuor di la terra si solea vender senza dacio, et la zucha di vino in [255] la terra a l'intrar hanno cresuto uno quatrino più dil consueto per zucha, il grano è cresuto di 15 pizoli; più, ne non ne hanno fino a marzo; si nostri stesseno fin a tempo nuovo, sarìano signori di Toschana, perhò che non voriano patir danno per la campagna, et si farìano quello vorà nostri. Item, insidiarum plena fuit omnia, et esser passate de lì via do squadre di zente d'arme dil conte di Cajazo, ritornano in Lombardia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





Fiorenza Signoria San Francisco Fiorenza Bologna Arezo Lion Toschana Cajazo Lombardia