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      [1499 01 05]A dì 5 zener in colegio. Vene Hironimo Falcom orexe lamentandosi contra uno prete voleva far renonciar il vescoado di Modom a suo fratello: qual era a Padoa etc.
     
      Vene l'orator di Urbim, et mostrò letere dil suo signor di Bibiena di 26, come vol star lì, et fo laudato per el principe di la sua bona volontà e disposition, et che dimostrava ben la fede.
     
      Item, fono balotati li oficiali di le galie dil trafego: rimase armiraio Andrea Ciugano, homeni di consejo Matio Rizo et Nicolò de Napoli, et tre comiti, Burba et do altri, qual non cognosco.
     
      Da Roma di l'orator, di 30. Come havia auto letere nostre; in la materia dil signor di Rimano à dito al papa el qual replichava letere a Cesena, tamen havia fantasia a quel loco, e li dimandò se di Franza havea nulla, aspeta con desiderio il zonzer dil fiol a la corte; de lì se divulgava la Signoria esser d'acordo con fiorentini, quali dicono seguito l'acordo voleno mandar oratori in Franza a dirli li mandi uno governador in Fiorenza. Item, si havea dil marchexe di Mantoa dovea andar a Milan a tuor il stendardo. Item, uno Zuam Lucido archidiacono di Mantoa à scrito a dito marchexe quello si dice a Roma di lui, li à risposto ringraciandolo; et il papa disse a l'orator nostro quando li disse di esso marchexe: tristo e cavestro. Item, el cardinal Borgia a Viterbo menò 250 sguizari et 5 citadini fora ussiti, li fece intrar in rocha et volendoli meter etiam certi canoni, fu certo remor per caxon di alcuni diceva dover haver alcuni danari.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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