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      Item, per uno homo, venuto da Castel Delze che era di la compagnia dil Manfron, dice nostri haver dato socorso a l'Averna, et esser zonto li 400 fanti con vituarie, et sier Zuam Paulo Gradenigo esser stato a Monte Cornaro e tornato a Castel Delze. Et per uno messo di l'Alviano, veniva con lettere, a bocha ha inteso come lui portava lettere, le qual perché non fosseno trovate da' inimici, visto alcune guardie dil conte Checho butò via dite lettere et passò: qual dice a bocha in l'Averna non hanno vin, tamen el signor Bortolo d'Alviano stava di bon cuor, et erano partiti de lì 200 alemani per non haver auto la sua paga, tamen se erano partiti per non haver vino; et inimici non andono a Montalone a dar la bataja, ma quando fono a tuor Mignano erano 5000 a piedi tra li qual molti comandati et cernide, et che il magnifico Piero a Castel Delze sta contento per esser andà socorso.
     
      In questo zorno fo pregadi, leto lettere fin hore 23, et el principe non vene, per la qual cossa non fo [327] posto le decime si doveva meter per le cosse da mar, et fo licentiato el consejo, adeo a tuti di pregadi parse di novo chiamarli per non far nulla e rimesso a doman.
     
      [1499 01 12]A dì 12 zener in collegio. Vene l'orator di Milan et disse iterum di la bona voluntà dil suo signor in conzar queste cose da Pisa; et havia inteso quello li scrisse dil mandar Zacaria secretario a Ferara, li piaceva, et voleva esser bon fiol di la Signoria nostra. Et in consonantia questo istesso si havia auto per lettere, di l'orator nostro.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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