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      Item, a dì 10 da sera, il ducha dete una honorevel cena al Triulzi, et poi la matina seguente a hore 14 si partì per Aste, e lui secretario lo acompagnoe solo, et nel partir li disse: recomandeme ala illustrissima Signoria; et che li aricordò il concluder con Franza è stato tropo longo, e par ancora saria tempo et che lui quotidie cussì scriveva al re. Item, mandoe una lettera di domino Alexandro Malabaila di 30 decembrio dato a Montrabale dove era la corte, drizata a ditto misier Zuam Jacomo, dice haver inteso di la rota di le zente di la Signoria in Casentino e preso 4 castelli, et il re vol esso Triulzi li scriva e dagi ajuto al signor Constantin, perché il ducha di Milan vol cazar; et come il re havia ditto non lo credeva, perché haveria aviso di lui Triulzi, e non havendo non era il vero; et come lui Malabaila si partiva per andar a Somor a parlar a li oratori di la Signoria per nome dil re, con lettere di credenza; et in quel zorno il re si partiva per andar a cena ad Argentom.
     
      Di Lion di l'amico fidel, data a dì 4. Come andando per camin, per servicii di oratori nostri, si scontrò nel miedego dil re, et parlato insieme par sapeva tutte le pratiche, e li disse il re esser certo per acordarsi con la Signoria, e qui fè un longo discorso, per le raxon che 'l muove a far ditto acordo; et che fiorentini havia messo Pisa in le man di soa majestà, et quella feva più caso di la Signoria che di nium potentato di Italia, e si non fusse stà per la sententia non aria fato caso dil fio dil papa.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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