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      Item, eri esso orator fue a palazo per alegrarsi, et trovò il papa serato, disse li portoneri volea riposar; el cardinal di Capua olim di Perosa venne et li parloe dicendo si havesse cossa importante parleria con el papa et rispose di no; poi introno in le cosse di Franza; su ogni cossa, e de' ducati 100 milia e stimava la Signoria li daria, siché il tutto pareva fusse palese al fiol dil papa, et disse la sententia publicata si faria le noze dil ducha di Valentinoes in la fia dil re Fedrico. Il papa solicita l'accordo di questa liga. Et di Ferrara aspeta saper la conclusiom di l'acordo si pratichava, e disse non ha ad esser; et che il re con Milan non si acorderà perché non starà saldo, farà quello fè a Novara. Et si ha da Fiorenza erano in desperatione, aspetava l'exito dil lhoro orator andò a Milan.
     
      Da Napoli dil consolo, di 5. Come era stato amalato; havia ricevuto lettere nostre zercha il marchexe di Mantoa, et una dil conte di Pitiano; non andoe dal re, qual era lontano de lì, per non importar: el qual fè Nadal a Venafre, si ritrovava a castel di Sanguina. Et quanto aspeta al conte di Pitiano, in consejo ebbe la sententia contra. Il re era stà recevuto da li populi con el palio; le galie non partite per il tempo contrario, nì la nave Marcella per esser il patron amalato; Villamarin era a Cajeta, etiam aspeta tempo; li cardinal di Napoli sta per partir per Roma e far conzar il fozo di nido sumptuose. Item, come quella note da poi scrita, la nave Marcella havia fatto vella.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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