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      Et per collegio li fo scritto dovesse far butar zoso una certa chiesia era apresso le mure, et fo per opiniom di sier Marchiò Trivixan savio dil consejo questo scrito.
     
      Da Traù di sier Lorenzo Corer conte, di 17 dezembrio. Come il zorno avanti erano venuti secrete su quel territorio cavali 40 di turchi, passati pocho lontam di la forteza si facea, et erano ben in hordine, li qualli per il passato sono sta murlachi zente del Ungaro e a hora fati turchi. E nel far di zorno, 10 sono rimasti al pian con li cavali et 30 son dismontadi a pè, et hano depredato e robata una caxa che habitavano a costa dil monte sopra una villa chiamata Meglina, lontan di Traù mia 4, che molti anni sono stati subditi di la Signoria nostra et contribuivano a tutte faction et angarie di la terra, et hanno [381] menato via anime 5 e animali grossi n.° 34 et uno cavalo et ferito il capo di la caxa: pertanto voria che l'orator nostro, va al Turcho, notifichasse questo a la Porta perché continue quel teritorio ha qualche incursion de' turchi. Et fo dato noticia di questo per lettere al prefato nostro orator.
     
      Di Sibinico di sier Arseni Diedo conte e capitano, di 30 dezembrio. Come quello mandoe dal sanzacho era stà amazato, et non trovava chi volesse andar più a dolersi, tamen havia trovato uno citadin de lì, et lo ha mandato instruto, etc.
     
      Da Dulzigno di sier Piero Nadal conte e capitanio, di 15 novembrio, la qual benché avanti habi scrito, tamen perché ozi io la fici relezer in colegio, più copiosa qui sarà scrita.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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