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      Carlo Orsini di Montalom e che lo poteva prender; poi à promesso el signor Paulo a' fiorentini più cose, quale non li havia atese. Prega esso vicedomino si tenga secreto: harà di altre cosse.
     
      Da Brexa di rectori, di 5. Come hanno trovato 190 mulli, con lire 30 di pizoi per uno a nollo, qual li mandò verso Ravena.
     
      Da Roverè di sier Nicolò da cha da Pexaro podestà, di 6. Come ha nova sguizari haver fato acordo con le zente regie et vanosi disolvendo; et mandoe una lettera abuta dil castelan di ... che, tra le altre cosse, avisava esser de lì via uno messo dil [418] marchese di Mantoa feva 500 schiopetieri, dice perché la Signoria li vuol tuor certa aqua.
     
      Da Padoa di rectori et di sier Francesco Foscari el cavalier, di 7. Dil zonzer lì dil conte di Pitiano, honorato assai; il podestà li andò contra, et esso conte vene poi a visitation dil capitano sier Lucha Zen era amalato; et disse: "Poiché la Signoria non vol vengi a Venecia, voglio dir come vado di bona voja e di bon animo e prometo victoria: so li paesi tutti sono stati soto de mi, voglio le provision presto e le vituarie e fanterie non manchino, et si fazi uno gran forzo". Et sopra tuto accelerava la celerità in tutte le cosse.
     
      Dil conte di Pitiano a la Signoria nostra di Padoa. Scrisse una bona lettera dil suo zonzer lì a hore 22, e doman partirà per Chioza, con cuor, fede, animo e speranza come è stato sempre; vol vincer, vol fantarie et non bisogna sparagno, et la Signoria poi vederà quello lui farà. Li fo risposto una optima lettera che non si mancheria, et andasse di bon animo.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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