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      Per tanto li citadini li ha dato ducati 200, e a la fiera di l'Anzam li darano ducati 300. Item, in li avisi abuti di Franza et da Turim, che il roy dito la matina dava audientia con il cardinal Roam et monsignor di Giae, et dapoi disnar poi va a la caza.
     
      [1499 02 13]A dì 13 fevrer. In collegio, fo el primo dì de quaresima. Vene tre citadini per nome di la comunità di Citadela, dolendosi di le extrusiom dil signor Antonio Maria di Sanseverino, venuto lì a star, qual volse tansa di 80 cavalli; et mostroe lettere di la Signoria nostra dil 1497, che fo terminato quelli signori Severineschi non li imponesse nove graveze etc. Et fo al presente replichà dita lettera.
     
      Vene lo episcopo orator di Milan, et disse in conformità di quello si have eri per lettere di l'orator nostro, che qui non voglio replichar, concludendo el suo signor vol veder etc. Et che non mandava zente a l'incontro dil conte di Pitiano, per non voler esser superior di la Signoria nostra, nì etiam egual ma fiol, et si excusava. Li fo risposto verba pro verbis da li consejeri; non vi era il principe.
     
      Da Roma di l'orator, di 9. Come fu dal pontifice, qual dete prima audientia a l'orator fiorentino poi chiamoe el nostro dentro, e li disse l'acordo di Ferrara non seguiva, et haver aviso la pace esser rota. Et poi fè serar la porta et disse: come volea mandar uno a Venecia a questo effecto, per far quello al principio volea far, Italia di un pezo, et licet sia oltramontani e italiani, etc. Or li par non andar più riservado come andava la Signoria nostra, che per il suo costume andava riservada; et aperse la materia di Franza, et che lui era stato causa che non è stà concluso l'acordo con Franza, et che al presente bisogna la intelligentia di tutti tre, et vol far liga insieme, et il re et la Signoria è potenti, et esso pontifice con le censure, et non stimava le minaze li fa li reali di Spagna, nì la Signoria con Maximiam, perché rompendone Maximiam, arà ajuto di Hungaria.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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