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      [480] Et quella note havea auto lettere del ducha, che comandava a li soi restassero ancora per 5 over 6 zorni; quelli hanno promesso restar, et lui teniva in caxa misier Zuam Batista Carazolo, qual laudò assai, et domino Mariano Acio pisano capo di squadra dil Manfron. Et eri Bianchini di Pisa contestabele, è in Popi con 300 provisionati, vene verso Bibiena per danizar nostri, erano andati a far legne per far li bastioni; et era fuora dicto Carazolo et Mariano et il capitano spagnol, qual li fo a l'incontro, etiam le zente di Bibiena tutte volsero andar, ma lui proveditor le retene, et nostri li tolse la bandiera a dicto Bianchin et amazono alcuni fanti et altri presi, quali fono spoliati et lassati andar. Diceano tenivano nostri fusseno persi, ma inteso dil socorso vien, stano di mala voglia li nemici, et si nostri desse danari a li fanti tuti veriano de qua. Item, nostri atendea a fortificar li bastioni e repari, qualli horamai è a bon termine. Et lauda assai l'Alviano et Lazaro Grosso. Et de formenti pur ne à trovato lì intorno, à dispensato a le compagnie, tenendo bon conto, non hanno vin, de li cento li novanta bevono aqua, ojo nì sal non ci era, manzano aseni, et do pera di bovi magri quali tenia per portar i legnami per la fabricha, licet sia tempo di quaresema li voleno sabado amazar et manzar per non haver altro. Tamen lui sta volentieri per amor di la Signoria nostra, et patisse ogni cossa, aspetando il soccorso, qual zonto sarà, voria saper da la Signoria quello habi a far.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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